La zona di Torre Gaia, situata al 14° km sulla destra della Via Casilina, tra il vecchio castello dei Cenci e Borghesiana, apparteneva probabilmente in antichità alla famiglia dei Festi, come suggerito dalla scoperta di un’epigrafe relativa a un sarcofago che menziona una Fulvia Festa e dal toponimo “Massam Festii in territorio praenestino” di epoca tarda. Questa zona, ai tempi fu abbandonata a causa dell’impaludamento e della malaria, fenomeni comuni nella Campagna Romana a seguito dello spopolamento e dell’abbandono della campagna nei secoli successivi all’antichità.
L’area non fu inclusa nelle opere di bonifica previste dalle leggi del 1878, 1883 e 1905, che riguardavano i territori entro un raggio di 10 km dal centro di Roma. I lavori di risanamento nella tenuta di Torrenova, che comprendeva Torre Gaia, Pantano e Corvo, appartenenti al principe Borghese, iniziarono solo nel 1909. Tuttavia, nel 1929 il territorio era ancora impervio. Se ti piace la storia dei nostri quartieri, leggi questi articoli
Nello stesso anno, parte dei terreni furono acquistati dalla società S.A.I.A., che decise di costruire una moderna borgata chiamata Torre Gaia che aveva lo scopo di sfruttare i terreni agricoli. Quasi contemporaneamente iniziarono ad essere costruiti i primi edifici.
Oggi, il comprensorio di Torre Gaia è un’area residenziale in continua espansione edilizia.
Molto interessante da sapere: la moderna Via di Torre Gaia, la strada che taglia il quartiere e la via da cui si accede al comprensorio, segue il percorso dell’antica via Labicana tra l’VIII e il IX miglio. La via Labicana attuale è quella che si trova vicino al Colosseo.
Proseguendo su Via di Torre Gaia, uscendo dal consorzio, seguendo la via di Grotte Celoni fino al numero 106, si possono vedere i resti di due cisterne romane. In questa località c’era una torretta, nota da un documento del 1400 e ora non più visibile, chiamata Il Torraccio. I ruderi di questa torre del XII secolo sono stati incorporati nel casale di Grotte Celoni attuale.
Nella zona sono stati trovati cinque sarcofagi risalenti tra il II e il III secolo d.C., tra cui uno con la rappresentazione dei Misteri di Eleusi, uno con il mito di Endimione e Selene, uno a forma ellissoidale con il mito di Dioniso e Arianna, alcuni frammenti con la rappresentazione delle origini di Roma e infine un coperchio con la figura di un giovane giacente, probabilmente un ritratto del defunto. Inoltre, nella stessa area, sono state rinvenute informazioni sulla scoperta di altre tombe.
Un pochino più distante e fuori da Torre Gaia, in via delle Due Torri si può vedere il rudere del Torraccio, una cisterna di epoca romana che serviva una villa del 134 dopo Cristo.
Se avete altre informazioni o notizie che volete condividere, scriveteci con un messaggio privato su Facebook o Instagram
fonte: web